sabato 4 novembre 2023

La materia cosmica

La ricchezza di un popolo si misura in una scala che va dall’origine dei tempi ai giorni nostri. 

Il livello di ricchezza raggiungibile e raggiunto dalle singole popolazioni è mutevole, perché a stabilirlo concorrono i percorsi e gli eventi, di cui conserviamo le tracce attraverso il mito, le scritture, i testi, le opere, i manufatti che sono sopravvissuti all’usura. Vanno cercati nei luoghi della memoria: molti hanno conosciuto la sopraffazione, il vandalismo, la distruzione, altri la pace con i suoi segni indelebili, i tesori da conservare e rimettere nelle mani dei posteri. 

A determinare la curva della ricchezza sono i fenomeni naturali. La tendenza verso l’alto o il basso si costruisce all’esito dei conflitti tra generazioni e/o opposte fazioni. Gli eventi naturali sono visti sotto il profilo zodiacale. La materia cosmica che osserviamo nel cielo stellato è sempre la stessa da millenni, oggi si chiama "matematica celeste". Non facciamo l’errore di archiviare qualcosa che neppure conosciamo, come nel 1975, quando centinaia di premi Nobel (!) dichiararono l'astrologia inaffidabile (The Humanist, nov. 1975).

Il pregiudizio, la superstizione, la maldicenza in generale, non hanno mai giovato a nessuno. La condanna di Galileo Galilei, scienziato e astrologo (vedi G. Mirti in Atti del 1° Congresso internazionale di Astrologia, Venezia 11/1994) ne è la definitiva dimostrazione.              . 

domenica 28 maggio 2023

“Il buono, il brutto, il cattivo”. Oggi si sa, il 4° è...

Giorni fa, dalla dichiarazione resa ai giudici da Gianni Mion ex AD di « Autostrade » sul crollo del ponte Morandi: “ho sottovalutato l'allarme dei tecnici sui vizi e difetti strutturali”, emerge sulla scena mondiale, in modo chiaro ed evidente, la figura del pupazzo, quello che Sergio Leone ha voluto nascondere nel suo più famoso film “Il buono, il brutto, il cattivo” (1966). Il 4° potrebbe essere il briccone. 

Vediamoli i bricconi più famosi, i cosiddetti “jokers”: da Bush a Trump, sul fronte americano e soprattutto, Biden.

Da Claude Juncker a Ursula vonderLeyen. Da Blair e Macron a Draghi, Meloni, Zelensky, sul fronte euro asiatico

Da Napolitano a Grillo e Di Maio, passando per Monti, Dell’Utri, ... Renzi.

Il problema è che sono migliaia i jockers, che circolano indisturbati in tutti i settori della società civile, cosi tanti da investire la politica, l’economia, la magistratura, la scienza, in poche parole il “potere” e suoi ignoti apparati.

Avete idea di come finirà il film, ora che ne conosciamo la sottile trama?

martedì 18 ottobre 2022

“Il compito dell’Astrologia”

Accademia dei Lincei: Pericolosità e Rischi Naturali  
XXXIX Giornata dell’Ambiente, 21/10/2022

L’Astrologia è una disciplina millenaria costruita per osservare la “volta celeste”, da non confondere con l’astromanzia, ossia l’arte di "scrutare" le stelle per stilare oroscopi, oggi riservata ai rotocalchi. Tali osservazioni e misure servono a tracciare, in tempo reale, tutti i movimenti planetari della nostra galassia, dai “luminari” - il Sole e la  Luna - ai “corpi celesti”, ossia i pianeti da Mercurio a Plutone, detti “astri”.

Tutto cio’ grazie ad un sistema geocentrico di riferimento, costruito sulle “stelle fisse” -  lo Zodiaco siderale - con i suoi 12 segni astrologici, i 4 elementi tolemaici, gli assi che compongono i settori, le direzioni, gli angoli, i colori e i numeri che identificano lo spazio - tempo della “matematica celeste”. 
 
Istante per istante, abbiamo - sul piano zodiacale dell’ellittica solare e nelle effemeridi - un rilievo completo esteso a 360° di tutti i movimenti in ambito cosmico: cio' permette una comparazione diretta tra gli aspetti planetari e i fenomeni naturali terrestri, in particolare i cataclismi, quali i terremoti, le inondazioni, i cicloni, le desertificazioni, le forti mareggiate e quant’altro.
 
Il caso più recente di una “corrispondenza” chiara e netta tra l’attività celeste e l’attività terrestre, ce lo ha consegnato Giampaolo Giuliani, il compianto tecnico che nel 2009 prestava servizio presso il laboratorio del Gran Sasso.
 
Giuliani ebbe casualmente ad osservare che il “radon”, di cui aveva tracce nel suo laboratorio, subiva un "effetto" anomalo negli istanti che precedevano il terremoto. Tra l'altro, egli notava che tale cambiamento corrispondeva al passaggio del Sole e della Luna in alcuni punti chiave del ciclo soli lunare. Il tutto veniva puntualmente annotato tra i suoi appunti, cfr. “L’Aquila 2009: La mia verità sul terremoto” (pagg. 70 - 71) di G. Giuliani con A. Fiorani, Castelvecchi Tazebao, 2009.
 
Ad oggi, di questa drammatica vicenda non si è fatta mai sufficiente chiarezza, nonostante ci fossero tutti gli elementi a disposizione, come giustamente riportato da Stefano M. Cianciotta e Fabio Alessandroni in “La condanna della commissione grandi rischi” Aracne, 2013.

La dottrina astrologica fu esclusa nel 1975 dal novero dei domini utili alla conoscenza della materia vivente, da centinaia di scienziati attraverso il manifesto pubblicato sulla rivista americana "The Humanist", nel quale sostenevano che l'Astrologia era inaffidabile.
 
In realtà, i fenomeni naturali terrestri seguono le Leggi universali. Cio' richiede che l’osservazione di tali fenomeni debba essere comune, aperta e libera, affinchè si possa disporre di tutti gli elementi in gioco, per ogni corretta implicazione e ricerca di tali straordinari eventi naturali, ai fini della loro più ampia diffusione, previsione e condivisione.
 
Allo stato attuale va pertanto rivisto l’intero apparato messo in campo dalle istituzioni per fare fronte ai cambiamenti climatici e alle mutate esigenze ambientali. L’Astrologia è disponibile a condizione che si liberi il campo dalla falsa credenza, nata in ambienti legati a certa inqualificabile divulgazione scientifica, che sia un’attività “paranormale”, dunque inaffidabile. 

Non ci sono altre soluzioni. Sarebbe imperdonabile lasciare tutto al caso, l'Ambiente ossia il nostro micro cosmo necessita di maggiore umiltà e consapevolezza.

lunedì 14 febbraio 2022

L'Arancia è sempre meccanica!

Su Robinson (allegato a LaRepubblica del 12/02/2022) si domandano cosa ci volesse dire Antony Burgess scrivendo 60 anni fà l'Arancia Meccanica, resa famosa dal film di Kubrik.

Stante i commenti (una "commedia nera", la cruda analisi su noi stessi: chi siamo e dove nasce il male...), proviamo un senso di fastidiosa frustrazione nel constatare che il messaggio di fine secolo e fine millennio, consegnatoci dall'autore, non sia stato nemmeno lontanamente percepito.

Si tratta a mio modestissimo parere di un viaggio ancestrale e, allo stesso tempo, predittivo nella complessa natura umana, la quale rimane vieppiù oscura a causa della nostra infinita ignoranza. 

Il fatto ad esempio che si compia un atto empio e crudele di "soppressione, quasi meccanica" della vita umana con tutto cio' che essa comporta, va visto nei due sensi: da un lato, cogliamo la predisposizione - esistente nei meccanismi naturali - che "uno qualsiasi" possa trovarsi nella condizione di togliere la vita ad altri e, dall'altro lato, che qualcuno sia simultaneamente predisposto a farsi togliere la propria vita da altri.

I meccanismi naturali sono ancora oggi ignorati. Lo si vede dal pensiero moderno, dirottato come noto su falsi idiomi e pregiudizi, mantenuti ancora vivi a difesa della moderna globalizzazione sociale e politica.   

Aggiungiamo che l'universo digitale ha reso sterile la componente creativa favorendo una ghettizzazione di massa, con le conseguenze che non è difficile prevedere.

Oggi e comunque, Buon San Valentino 2022 ... a tutti!   

sabato 27 marzo 2021

Repetita iuvant!

L'anno che stiamo vivendo, il 2021, spero non sia peggiore dell'anno passato, il 2020, con il quale abbiamo sinceramente toccato il fondo. E' necessario confrontarsi a livello di esperti e ripartire da zero,  mettendo da parte i pregiudizi e le false credenze. 

Solo cosi potremo farcela. Il metodo scientifico da solo non basta, è obsoleto: negli ultimi 50 anni, si è perso il filo della conoscenza, è questo il punto. 

Spazio e Tempo sono divenute entità virtuali, il tutto nasce dal "nulla" e finisce in un "click".  

       

domenica 29 novembre 2020

90 anni fà la scoperta di Plutone, l'ultimo pianeta del ns sistema solare

Dopo essere stato scoperto, nel 1930, gli fu attribuito il nome "Plutone". 

E' il governatore dell'Ariete e dello Scorpione, anche (e soprattutto) dopo che, nel 2006, gli astronomi e gli astrofisici di mezzo mondo lo hanno declassato a pianeta nano!

In appresso, l'intervento di Maria Cristina De Sanctis, astrofisica e planetologa, nella sua partecipazione a "Maestri", la trasmissione condotta da Edoardo Camurri su Rai3. Da non perdere! ecco il link:

Da "Maestri" Rai3: C'è vita sugli altri pianeti? 

lunedì 7 settembre 2020

Dante e le sue 3 sfere

Ne ha parlato il prof. Carlo Rovelli, noto fisico quantistico e divulgatore, a mani basse, di fisica moderna, a "quantestorie-Rai3", imperdibile! In appresso il link per rivedere la puntata condotta da Corrado Augias. 

Dal "nulla" filosofico al "vuoto" cosmico, passando per le 3 sfere, una nell'altra!

Dante Alighieri, un fisico quantistico? 

domenica 19 luglio 2020

A proposito di solstizi

Ecco la foto scattata il 21 giugno 2020, alle ore 13.12 legali, alla meridiana di S. Maria degli Angeli.

Il fenomeno attira un pubblico sempre più numeroso; una trentina circa, in questa occasione, di curiosi e turisti.  

Eppure, i segni zodiacali posti lungo la meridiana ai primi del 1700, sono la dimostrazione di quello che, ancora oggi, la stessa meridiana rappresenta: lo strumento più semplice per osservare l'attività del nostro pianeta sul piano dell'eclittica solare, attività che viene appunto scandita attraverso il passaggio del Sole giornaliero e annuale nel cielo zodiacale e sui segni astrologici.


L'evento quest'anno è coinciso con la Luna Nuova in Cancro, ai primi gradi. Lo dico a chi è appassionato di oroscopi.   

venerdì 12 giugno 2020

Il mestiere di Astrologo: Luisa De Giuli (1939 - 2017)


Lo spunto per dire due parole in memoria di Luisa De Giuli (Bologna 26/12/1939 - Roma, 01/2/2017) mi è stato offerto dalla lettura del suo ultimo libro dal titolo “Matematica Stellare”, edizioni Armenia - 2016.

Ho visto e conosciuto Luisa in occasione di qualche conferenza e nei pochi incontri romani sui temi astrologici. L’apprezzavo per la generosità, unita ad una consapevolezza che è assai rara da parte di chi si professa “astrologo”. La sicurezza, che mostrava con umiltà a tutti, era giustificata da tanti anni di onorato mestiere.

Ecco, la questione è proprio questa: chi oggi, puo’ definirsi astrologo? Luisa lo era a pieno merito. Il suo libro è in una certa misura il suo testamento. Lo dice in modo chiaro e netto, attraverso le stelle, i tarocchi, la gnosi, ... lei sentiva di poter cogliere in anticipo e con esattezza matematica l’evento clou nella vita dei personaggi famosi. In altre parole, Lei era a tutti gli effetti una veggente.

Lo è in generale chi presenta aspetti tra Nettuno e i due luminari. Infatti, Lei è nettuniana (il suo astro guida è esaltato in 12a casa, oltre che stimolato dall’opposizione di Marte). 

Con altri aspetti della Luna, ad esempio con Venere, Urano, Saturno o Plutone, l’approccio al tema cambia, la chiave di lettura è orientata verso l’indirizzo karmico o junghiano, nell’introspezione anzicché nel pragmatismo. Non ci deve stupire questa varietà di indirizzo, piuttosto ci sorprende l’ignoranza dei media su temi cosi tanto a lungo discussi e rivisitati.

Concludo con il quadro delle direzioni primarie elevate il 1° febbraio 2017. A Luisa sarebbe piaciuto “vedere” il suo tema astrale, eretto nell'ultimo istante della sua vita. Nel circolo esterno, si vede bene l’arco del Medio Cielo sul suo Nettuno radix, e nel circolo interno, il suo tema di nascita, rettificato di conseguenza alle ore 0.33 (da 0.40) del 26/12/1939.

Addio Luisa. Grazie di tutto quanto hai saputo trasmettere agli astrologhi di tutto il mondo.

Giuseppe A. Romano

       

domenica 24 maggio 2020

Il tempo? per la fisica quantistica, non serve

L'idea di "tempo fisico", ossia il tempo legato al movimento della Terra intorno al suo asse polare e al suo percorso lungo l'ellittica intorno al Sole, è inconciliabile con le teorie quantistiche.

Le argomentazioni a sostegno di questa teoria sono di Lucia Votano e Vittorio Lubicz tratte da "Maestri", Rai3 e Carlo Rovelli  da Youtube. Li trovate su questo blog, tra i link esposti sul banner a destra, in fondo.

Buon divertimento! 

sabato 18 aprile 2020

2020, è l'anno zero del coronavirus?



Nel colloquio tra Zagrebelsky, costituzionalista, e Vineis, epidemiologo, condotto da Francesca Sironi  su L’Espresso n. 16 del 12 aprile 2020, traspare tutto lo scoramento dovuto alla pandemia che dal 20/02/2020, sta sconvolgendo il nostro paese. Questo perché non si vedono soluzioni, né sotto il profilo normativo, né sotto il profilo tecnico-ambientale.  

Eppure di pandemie ne abbiamo avute tante, dalla notte dei tempi. Stesso discorso per terremoti, inondazioni, eruzioni, tsunami, cicloni, incendi ed altro, ossia gli eventi disastrosi che vanno ripetendosi con impressionante assiduità. Ecco, stupisce che oggi, in piena globalizzazione, ci possano essere delle lacune tanto enormi nella comprensione dei fenomeni naturali, soprattutto a livello micro-cosmico.

Non c’è, infatti, consapevolezza circa i meccanismi che regolano l’attività negli strati più alti della superficie terrestre. Siamo con gli occhi puntati su Marte, in cerca di acqua e di vita, ma dimentichiamo che Marte, il Sole, la Luna e via discorrendo, ossia tutti gli “astri” visibili a occhio nudo, sono stati oggetto di studi astrologici millenari.

Tutto ciò accadeva quando l’astrologia era considerata ancora una scienza. Se dovessi fissare una data, direi fino a inizi del 1700, come preludio alla scoperta di Urano, il primo degli astri non visibili a occhio nudo. Il nome lo dice: l’astro governa il mutamento nel cielo e negli spazi eterei, attraverso il “fluido” che consegna al Tempo il suo carattere universale.

In quegli anni, l’astrologia viene ufficialmente bandita. E tuttavia, se andiamo a vedere, le mappe astrali sono sempre le stesse, ultramillenarie; gli astri sono pure gli stessi, anzi di più, se aggiungiamo quelli non visibili a occhio nudo, oltre a Urano (1780), Nettuno (1840) e Plutone (1930); infine, i segni astrologici, sono ultrasecolari; dunque, l’astrologia naturale non è cambiata.

La dottrina affonda le proprie radici nei testi Tolemaici, in particolare i 4 volumi dedicati agli elementi naturali, il “Tetrabiblos”, ai quali via via si aggiungono richiami che spaziano da Eraclito, Empedocle ed Esiodo a Paracelso. L’apice si raggiunge con Tiko Brahe, Copernico, Giovanni Keplero, e poi Galileo, Campanus, Regiomontanus ecc. ecc.

La bibliografia è ricca di studi e ricerche in campo astrologico. Tra gli autori italiani di oggi, cito Enzo Barillà, Grazia Mirti e Giuseppe Bezza.  

Il senso di tali ricerche è stato completamente rimosso, con la conseguenza che oggi siamo del tutto ignari circa le relazioni esistenti tra le forze e gli elementi, e quindi impreparati di fronte ai cataclismi naturali, in massima parte causati da una condizione di instabilità, che tende ad evolvere fino a reggiungere un nuovo equilibrio tra le forze agenti a livello microcosmico.

Nulla di cio’ che accade in Natura è casuale, c’è una spiegazione a tutto. L’astrologia non serve a “prevedere” i fenomeni nel momento in cui l’equilibrio tra i vari enti è irrimediabilmente compromesso, occorrono ben altre competenze adeguate a questo compito. Serve a dare in tempo reale una caratterizzazione specifica delle forze in gioco, al punto che se ne possano intuire le cause e di conseguenza prevedere i possibili effetti.

L’approccio astrologico di fronte ad una materia cosi complessa, è qui semplificato in due articoli, il primo dal titolo “L’astrologia e la matematica celeste nell’osservazione dei fenomeni naturali”, pubblicato su questo blog il 06/06/2013, e il secondo dal titolo “Navigatori senza memoria” pubblicato il 14/04/2013.

Il 20/02/2020 si è verificato uno stellium di pianeti in Capricorno, che richiama una configurazione similare, rilevata nel marzo 2013, vedi “Navigatori senza memoria“. Questo permette di considerare come possibile data di inizio del coronavirus la concentrazione anomala di pianeti appunto emersa nel 2013.

Quanto sopra, nel momento in cui si sta discutendo se il virus non sia stato creato in laboratorio.


Giuseppe A. Romano


mercoledì 5 febbraio 2020

Quali sono i limiti della scienza?

E' difficile oggi interpretare i fenomeni che appartengono al mondo della Natura. Un tempo, questi fenomeni erano visti in una prospettiva cosmologica; oggi, invece, non c'è nessuno che se ne occupi. La scienza ha orizzonti indefiniti e quantistici, tutti peraltro ancora da indagare.

Non tutti, è notizia di questi giorni che l'INFN sta studiando l'opportunità di utilizzare il "radon" nella ricerca legata alla prevenzione dei terremoti, una fenomenologia che nel 2009, proprio Giuliani, oggi defunto, aveva rilevato e poi sperimentato con il terremoto che ha distrutto L'Aquila. 

Sappiamo come è finita. Ne abbiamo parlato ampiamente, in questo blog (post pubblicato il 22/10/2012) e su twitter @cosmopin

Addetto agli esperimenti nel laboratorio nucleare del Gran Sasso in Abbruzzo, Giampaolo Giuliani aveva previsto il terremoto sulla base delle sue osservazioni sul "radon", che registrava con tutti i dettagli, giornalmente. Una casualità? forse. Tuttavia, non era affatto casuale che le dilatazioni osservate sul "radon" fossero accompagnate da un'incredibile coincidenza con alcuni aspetti del ciclo solilunare, anche questo inpeccabilmente osservato e trascritto da Giuliani nei suoi appunti. 

Il tutto è pubblicato su di un libretto che rimane nella storia dell'astrologia naturale, prima ancora che nei laboratori di fisica nucleare: "L'Aquila 2009: La mia verità sul terremoto", ed. Castelvecchi Tazebao, 2009 (vedi pagg. 70-71). La Scienza (quale?) è dunque in ritardo sulla materia cosmica (di qualche secolo, direi). 

Questo gap non ce lo possiamo permettere.                 

giovedì 12 dicembre 2019

Oggi, ci scopriamo tutti astrologhi!

Oggi, 12 dicembre 2019, ricordiamo un evento catastrofico di 50 anni fà, la strage di piazza Fontana. 

Vogliamo farlo con la pubblicazione di un post che l'autore di questo blog aveva pubblicato il 27 maggio 2011 sulla piattaforma digitale Splinter, antesignana dei social-web "faidate", inspiegabilmente spenta nel 2012. 

E lo facciamo dopo aver letto su "Scienze" - settimanale allegato alla Repubblica n. 93 di oggi, 12 dicembre 2019, l'articolo di Elena Dusi, sul terremoto di Balsonaro, dal titolo "Cosi il sisma ci ha avvertiti con uno sbuffo di gas radon".  

Ci sono voluti 10 anni per scoprire quello che Giuliani aveva casualmente trovato. Ora, ce ne vorranno altri 10 per scoprire il nesso con il movimento dei pianeti sullo sfondo del ciclo soli-lunare. 

Ecco il post, ancora reperibile su questo blog: 


alla sbarra i super esperti

venerdì 27 maggio 2011, 13.12.26 | pinio

Così titolava ieri “laRepubblica” la notizia del rinvio a giudizio della commissione grandi rischi a seguito del disastro prodotto dal terremoto che ha colpito L’Aquila il 6 aprile 2009.
L’evento era stato “previsto” da qualcuno, ma  nessuno aveva dato peso alla inusitata “previsione”, perché fondata solo su teorie.
E’ ovvio che se fosse successo il contrario, la notizia data e il terremoto assente, la commissione grandi rischi sarebbe stata accusata di procurato allarme.
In un modo o nell’altro, la Scienza ne esce piuttosto malconcia.
Io ritengo che la ragione di questo mal intendimento stia nel fatto che, nei decenni trascorsi, il lumicino del sapere sia andato spegnendosi, mentre sempre più viva è la fiamma di quella scienza moderna che Severino chiama “Tecnica”.
Di certo, la scienza di un tempo non avrebbe preso sotto gamba una qualsiasi teoria, come quella avanzata da Giuliani, per il solo fatto che non è supportata da prove. Diventando pura “Tecnica”, la scienza ha chiuso i ponti con quella realtà naturale che è ancora da scoprire.
Occorre quindi maggiore prudenza e cautela nel trattare argomenti che si conoscono poco. Alla stesso tempo, la scienza dovrebbe “curare” il suo male, facendo un passo indietro.
Tutto questo, non dico che potrebbe salvarci dalle catastrofi naturali, ma potrebbe aiutarci a prendere le decisioni, come sul nucleare, sui rischi di natura cosmica, sull’uso indiscriminato della genetica molecolare, di cui si sa poco o niente.     

mercoledì 27 novembre 2019

Scoperta! la Terra è lunatica.

Ci siamo arrivati finalmente. I sismologi hanno trovato una certa "corrispondenza" tra le maree e l'attività del nostro pianeta nel ciclo soli-lunare. Questi fenomeni naturali, dicono oggi nella rubrica Leonardo di Rainews, possono influenzare l'attività sismica del nostro pianeta.

Lo avevamo detto e scritto su questo blog. Lo aveva detto Giampaolo Giuliani:

"L'Aquila 2009: La mia verità sul terremoto", ed. Castelvecchi Tazebao, 2009 (vedi pagg. 70-71).

Sarebbe sciocco ignorare oggi quanto la matematica celeste e l'astrologia naturale potrebbero dare alla ricerca nel campo dei fenomeni naturali in ambito cosmico.

Vai al link:
la rubrica Leonardo di Rainews oggi, 27/11/2019

martedì 24 settembre 2019

Equinozio d'autunno : il 24/09/2019 a Roma


Nella foto, si vede l'impronta che il Sole lascia sulla Meridiana di S. Maria degli Angeli, in piazza dell'Esedra a Roma, alle ore 13.02 (12.02 solari) del 24/09/2019.

Qualche imprecisione seppur minima (2 min.) sussiste riguardo all'ora precisa dell'evento, imprecisione dovuta alle coordinate, più precise quelle (41.54.27 N e 12.29.51 E) indicate nell'apposito opuscolo, ristampato nel 2011, di GoogleMap (41.90.3 N e 12.49.6 E) riferite alla piazza. 

domenica 22 settembre 2019

A che punto è la notte?


« A che punto è la notte ? » Ne parla Enzo Bianchi, il fondatore della comunità di Bose, su Robinson (LaRepubblica del 21 settembre 2019).

Tra le sue riflessioni stupisce apprendere che:
 “...Il venire alla luce di ciascuno di noi, il venire e il vivere nel mondo è cio’ che fa parte del nostro più profondo desiderio, per questo la notte viene spontaneamente associata alla tenebra, all’oscurità, al trionfo del male... 

Ne deduco che ci sono ancora molti pregiudizi su questa spinosa materia, al punto da pensare che siano posti ad arte, nel malcelato obiettivo di alimentare paure e false credenze: Se la realtà è la continua contrapposizione tra il bene e il male, il giorno e la notte, la creazione e la tumulazione, l’uomo è costretto a scegliere “spontaneamente” il suo destino.

Aveva ragione Michelangelo, quando diceva:
el vulgo volle notte chiamar quel Sol che non comprende”.

domenica 25 agosto 2019

Il "Tempo", questo sconosciuto

Che il "Tempo" sia lineare, continuo e mono-dimensionale, ossia tutt'uno con l'evento che si vuole descrivere, come vorrebbero i fisici quantistici e come pure, era prevedibile ai tempi della fisica "ingenua" di Newton ed Einstein, è un'idea che possiamo archiviare senza troppi scrupoli.

Le cose stanno diversamente. Basta rinfrescare la mente partendo da Esiodo, se poi aggiungiamo Eraclito ed Empedocle, ci accorgeremmo subito del fatto che ogni evento naturale si basa su di un sistema dualistico di forze, in costante equilibrio tra loro. Ogni attività naturale si esprime infatti attraverso la "simultaneità", che è la condizione fondamentale per l'equilibrio stesso del sistema.

Se finora abbiamo ignorato i meccanismi naturali, oggi non possiamo più farlo. Tutto qui. 

giovedì 27 giugno 2019

C'era una volta il vuoto e da li venne l'universo

Dall'inserto Scienze di "laRepubblica" del 27 giugno 2019, Amedeo Balbi (*):

"Non sappiamo se cio' che esiste sia infinito ... lo scenario attualmente preferito dalla maggioranza dei fisici teorici è quello di un universo che emerge per una fluttuazione casuale da uno stato preesistente di "vuoto" (che non ha niente a che vedere con il "nulla" dei filosofi)."

(*) Amedeo Balbi è l'autore de "L'ultimo orizzonte" edito da UTET

sabato 1 giugno 2019

Dov'è finita la fiducia nella Scienza?



Con la censura ad opera di certi “ambienti”, sulle teorie pseudo-rivoluzionarie diffuse dagli astrologhi nel periodo post-copernicano, si pensi a Tiko Brahe, Giovanni Keplero, Galileo Galilei, la cultura scientifica moderna si è andata poco a poco privando di un bagaglio, ricco e fruttuoso, offerto dalla “Tradizione” che era contenuta nella dottrina astrologica.

Il “sapere universale” di un tempo era costruito sull’esperienza, con la consapevolezza che fosse indispensabile per la crescita della cultura moderna.

La scienza contemporanea ha invece cancellato ogni retaggio riferito ai grandi “traghettatori” del passato, vedi Aristotele e Tolomeo, imboccando di fatto una strada priva di destinazione.

La concezione deterministica basata sul principio di “causa ed effetto” ha scalzato ogni altra teoria, il “big-bang” ha annullato il vecchio principio di equilibrio, espresso nella simmetria e nella simultaneità di ogni evento naturale. Di conseguenza, è emersa l’idea che dal vuoto sia nato il tutto, dai buchi neri le onde gravitazionali, e cosi via.

Di quella censura, a cui abbiamo accennato sopra, a mio parere, ne ha sofferto l’intera comunità, perduta oggi tra lo “spazio curvo” e il tempo che non esiste.

Questo è quanto occorreva segnalare. Siamo al tracollo della buona scienza?
Ai posteri l’ardua sentenza.            

domenica 26 maggio 2019

la top news del giorno

Nell'intervista concessa a Gabriella Greison, pubblicata su "la Repubblica" del 23/5/2019, dal titolo "In Chiesa? ci vado solo se c'è buona musica", Freeman Dyson ci offre l'immagine di una scienza moderna artefatta e supponente, troppo spesso distante dal sapere universale.
Dall'alto dei suoi 96 anni, egli sostiene che "la scienza è l'organizzazione logica del buon senso, mentre la filosofia è l'organizzazione logica di stupidaggini".
Da Freeman Dyson a Carlo Rovelli, è proprio la fisica teorica ad essersi spinta oltre i limiti del buon senso. Tutto è cominciato dalla teoria del Big Bang, nessuna prova; eppure è oggi universalmente riconosciuta.
Dal laboratorio alla ribalta teatrale, il viaggio quantistico è proseguito fino ai buchi neri. Se ne intravedono alcuni (o meglio, si sentono?) nella nostra infinita realtà cosmica, ma cosa sono? non siamo forse tutti noi in un gigantesco buco nero? e le onde gravitazionali? è stato persino scomodato Einstein (pare le avesse previste...). Di tutto e di più, nella lenta caduta verso l'abisso.

martedì 21 maggio 2019

Il Bagatto

Una cosa è certa, in questo nostro pianeta.

Ogni uomo appartiene a una categoria ben precisa: è un "eroe", un "genio", un "brigante" (l'uomo invisibile) oppure un "briccone" (l'inutile idiota); forse, qualcosa dell'uno e qualcosa dell'altro, senza trucchi e senza inganno.

Lo dice "il Bagatto", la carta n. 1 dei "Tarocchi": solo un mago, infatti, conosce il vero significato dei 4 semi (da sinistra bastoni, coppe, spade e denari) messi in bella mostra per tutti noi. Solo il Bagatto è al corrente di tutte le combinazioni possibili tra questi quattro semi.

E voi, sapreste dire quante sono le combinazioni possibili?
Sappiamo che sono 40 con le carte napoletane, 52 con quelle francesi ma in tutto, per vivere bene e cavarsela nel migliore dei modi, quante dovrebbero essere?

The Magus.jpg
Il Bagatto di Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Bagatto

mercoledì 1 maggio 2019

Solo 500 anni fà...

Leonardo Da Vinci ha avuto un grande pregio: quello di svelare in largo anticipo i meccanismi legati al funzionamento tanto degli organi fisiologici quanto delle macchine. Lo ha fatto, perchè sapeva tradurre le diverse proprietà naturali in schemi e formule matematiche.

Oggi, questa dote non ci appartiene più, siamo tutti materialisti e ciechi, ossia scartiamo a priori tutto cio’ che non risponde (visione deterministica) al principio di “causa ed effetto”, oppure siamo tecnici puri, alla forsennata ricerca di questa o quella “invenzione” che possa migliorare il nostro stile di vita.

Divisi tra le due opzioni appena accennate, ci siamo persi la via principale, quella che porta alla semplificazione dei meccanismi naturali, che si tratti di un pianeta o di un essere umano, identificabili sulla base di assiomi dettati dalla geometria e dalla fisica classica.

Ci siamo talmente allontanati dalla realtà naturale che consideriamo inaffidabile, se non pericolosa, ogni deduzione che non sia stata prima verificata in laboratorio. Stiamo parlando del manifesto contro l’Astrologia, firmato da centinaia di scienziati tra i quali numerosi premi Nobel, pubblicato sulla rivista “The Humanist”, nel lontano 1975 (v. link a fondo pagina).

Se c’era una dottrina che aveva fatto tesoro dei principi di equilibrio e simultaneità, capisaldi indiscussi del sapere universale, questa era l’Astrologia naturale.

Infatti, il micro cosmo umano e quello planetario sono due entità entrambe riconducibili, in tempo reale, ad un unico sistema di riferimento concreto e collaudato, che poi è quello delle "stelle fisse" noto a tutti come sistema "zodiacale". Da qualche migliaio di anni a questa parte!

Altro è l'"oroscopo", di cui tutti sembrano non poter fare a meno, perchè nasconde il nostro innato desiderio di fare progetti ... con le stelle. E' chiaro?           

qui trovi il manifesto

martedì 9 aprile 2019

Un'eclisse di Sole, vedi quella del 1919, non basta!

Questo prossimo 29 Maggio 2019 correrà il centenario di un evento speciale iscritto nella memoria di tutti gli scienziati del mondo.

Sir Arthur Eddington nel Maggio 1919 si fece carico di una spedizione in Brasile, composta da osservatori, astronomi e scienziati, per osservare l'eclisse di Sole, che doveva servire a verificare la nuova teoria della relatività generale formulata da Einstein. 

Sappiamo tutti come ando'. La sola cosa che mi preme sottolineare è l'ora dell'eclisse: erano appena passate le 08.00, ora di New York.

Chi volesse approfondire questo argomento, ricordiamo l'articolo "Le dimensioni nascoste dello spazio-tempo" di Daniel Z. Freedman e Peter van Nieuwenhuizen, pubblicato nel Quaderno n. 97 de "Le Scienze" - Settembre 1997.
   
Segnaliamo inoltre il link per giungere all'esauriente articolo di G. Benegiamo, pubblicato sul n. 296 della rivista l'astronomia :

La storia di un'eclisse divenuta famosa (1919 - 2019)

giovedì 28 marzo 2019

La meridiana di Michelangelo


La Basilica di S. Maria degli Angeli, prospiciente piazza dell’Esedra a Roma, è un luogo storico e sacro, dove è possibile ammirare quella che io considero l’ultima "creazione" di Michelangelo Buonarroti (1475 - 1564): la meridiana solare, che corre sul pavimento marmoreo della Basilica, dal colonnato di destra a quello frontale.

Il progetto sembra sia stato redatto dal Maestro nel 1562, ma i lavori cominciarono intorno al 1700. A quel tempo, si verificano eventi di grande respiro, tra i quali vi è il completo rinnovamento del sapere universale. Anche l’Astrologia fà la sua parte, rinnovandosi grazie ai suoi esponenti più famosi: Copernico (1473 - 1543), Tycho Brahe (1546 - 1601), Giovanni Keplero (1571 - 1630) e Galileo Galilei (1564 - 1642).

La realizzazione della meridiana doveva segnalare ai romani lo scoccare del mezzogiorno.

Questo era reso possibile da un fascio di luce solare che giunge sul pavimento da un foro praticato sull'arcata destra, sopra la prima colonna di granito rosso (marcato da un cerchietto rosso nella foto 1). Il fascio di luce dovrebbe toccare la meridiana alle ore 12.00 in punto (11.00 T.U.), in realtà ci si avvicina: lo “scarto” varia tra 10 e 20 min.

Lungo la medesima linea ritroviamo ben visibili i quattro segni cardinali dell’eclittica solare, ossia i due Equinozi (contraddistinti dai segni dell'Ariete e della Bilancia) e i due Solstizi (contraddistinti dal Cancro posto all'inizio della linea, sotto l’arcata destra, e dal Capricorno alla fine sotto l’arcata centrale).

La meridiana permette quindi di osservare il movimento apparente del Sole nel suo percorso intorno alla Terra e il movimento circadiano della Terra sul piano dell'eclittica. La foto 2 mostra il fascio di luce solare all’Equinozio d’Autunno, il 21/03/2019 alle ore 12.17 solari (11.17 T.U.). In conformità con le effemeridi qui riprodotte con il programma "Electric Ephemeris".

In conclusione, la meridiana di S. Maria degli Angeli è oggi in piena sintonia con i movimenti astrali sopra citati, grazie a Michelangelo che l'ha ideata e a Francesco Bianchini che l'ha costruita nel 1702.  


   
                                                                                Foto 1
          

                                                       
                                                                             Foto 2

Il fenomeno sarebbe ancora più interessante da seguire, se si potesse allargare la ricerca alle numerose altre meridiane costruite all’epoca come ad esempio, in Emilia Romagna quella realizzata all’interno della Basilica di San Petronio.


Electric Ephemeris - Placidus

Date:    21 Mar 2019 Thu                              
Time:   12 16 00
Zone:   1 00  E           
Latitude:  42 30  N - Longitude: 12 50  E   (coordinate Basilica S. Maria degli Angeli, Roma)
MC        0 34 Ari           Sun              0 33 Ari       9
ASC     20 27 Cnc         Moon          6  6  Lib       4
                                      Mercury    18 35 Psc R   9
  11.       7 15 Tau          Venus        23 35 Aqr      8
  12.     16 45 Gem        Mars          23 31 Tau    11
    2.       9 32 Leo         Jupiter        23 43 Sgr      6
    3.       1 52 Vir          Saturn        19 17 Cap     6
                                     Uranus         0 44 Tau    10
                                     Neptune     16 43 Psc      9
                                     Pluto          22 55 Cap     7
                                     Node          23 22 Cnc R  1



martedì 5 febbraio 2019

Al bando i pregiudizi!

Viviamo una strana epoca, che potrei definire neo-platonica, surreale e compulsiva, in equilibrio instabile tra grandi incertezze e facili euforie.
Ma...

Le cose sono più semplici di quanto si possa pensare.

mercoledì 7 novembre 2018

Una lettura per i ragazzi di tutte le età

"i fratelli della costa"

Un racconto che ci porta al tempo dei pirati, quando i valori di libertà e uguaglianza avevano il loro giusto peso.

lunedì 8 ottobre 2018

Qualcosa anziché il nulla - Repetita iuvant

Di seguito alcuni post sull'argomento: 


qualcosa anziché il nulla … (3)


mercoledì 4 maggio 2011, 17.01.40 | pinio

Richard Feynman, premio Nobel per la fisica nel 1965, chiude la “rassegna” avviata dai media (vedi la Repubblica del 29 Aprile u.s.) intorno ai fisici del Novecento, che abbiano in qualche modo cercato di rispondere al quesito sopra evocato.

Di Feynman, che secondo Stephen Hawking “lavorava al California Institute of Technology  e suonava i bongos in un locale di spogliarelli dei dintorni”, si può dire che le promesse contenute in quel riconoscimento tanto ambito, non sono state mantenute.

Molto di più, a mio parere, ha dato Francis Crick (Nobel assieme a Watson, nel 1962).


Restando nei limiti filosofici della questione, occorrerebbe sapere se abbia ancora un senso la stessa realtà, se vista di giorno o di notte.

Non si tratta di definire l’Universo, uno o più d’uno, statico o in espansione, finito o infinito, ecc.. con gli scatti fotografici e i raggi laser. Basterebbe eliminare tutte le sterili dicotomie, ben sapendo che bisogna ragionare non su paradigmi ma su entità elementari, come il Fuoco, l’Acqua, l’Aria e la Terra: dentro di noi, intorno a noi, tra di noi e gli stessi pianeti, così come da millenni vengono rappresentati, attraverso i 12 segni astrologici del cielo zodiacale.
     
perché esiste qualcosa anziché il nulla (2)
mercoledì 27 aprile 2011, 11.04.04 | pinio

Ritorno sull’argomento per commentare l'ennesimo libro, appena uscito in libreria: il titolo è “NULLA”, l’autore è Frank Close, fisico delle particelle ad Oxford.

A parlarne, il buon Maurizio Ferraris su “la Repubblica” del 16 Aprile u.s.

Anche qui, si parla di “vuoto”. E non mi stupisco, dato che il ”nulla” è incommensurabile, mentre il “vuoto” sì! Basta un comune tavolo di laboratorio. Et voila, les jeux sont faits. Ma, c’è un ma! occorre passare dalla fisica “ingenua” (newtoniana, immediatamente accessibile ai sensi) a quella “esperta” (quantistica). E non tutti sono d’accordo.

Non tanto su questo passaggio (oramai è scontato) tra vecchio e nuovo, quanto sulla validità e conseguente accettazione delle varie teorie relativistiche (spazio-tempo curvo, ecc.)

Le cose qui si complicano. E il dannato tavolo di laboratorio non serve più a nulla.

Forse, è meglio aspettare i risultati dal CERN. Altrimenti, si finirebbe a parlare del “resto di niente” e … faremmo un “buco nell’acqua”.

perché esiste qualcosa anziché ilnulla?
venerdì 11 febbraio 2011, 17.51.22 | pinio

Da Leibniz a Fred Hoyle, Stephen Hawking e ultimo, in ordine di tempo, il fisico Mario Novello(*), da anni, la cosmologia vaga nel “vuoto”.

Le teorie sono tante, dal big - bang alle stringhe cosmiche, dallo spazio-tempo curvo all’ultima novità, appunto di Novello: la “fluttuazione del vuoto”. Tutte suggestive, direi credibili e sopratutto inconfutabili.

Eppure, la scienza non fa un passo avanti

(*) Autore di “Qualcosa anziché il nulla”, edito da Einaudi

giovedì 4 ottobre 2018

La dicotomia tra il "bene" e il "male": René Guénon

Nel Symbolisme di febbraio 1939, G. Persigour completa il suo studio su Le Centre du Monde et de l’Etre, è verissimo che “in tutte le sue parti l’Universo porta il sigillo della dualità”, dal momento che la polarizzazione dell’Essere è la condizione preliminare e necessaria di qualsiasi manifestazione, ma perché definire “malefica” questa dualità, e perché concepirla sempre sotto l’aspetto cosi specifico, e completamente secondario, di un’opposizione tra il “bene” e il “male”?

René Guénon, Recensioni (pag. 128) - Luni Editrice, 2005

lunedì 23 aprile 2018

Il punto di vista della dottrina astrologica

"Il torto della concezione deterministica è quello di vedere il passato dal punto di vista del presente, il che ci fa credere in una causalità che in partenza poteva non esistere. 


Il semiologo Jurij Lotman affermava che questo ci accade, ad esempio in campo letterario, quando giudichiamo la trama di un romanzo partendo dalla sua conclusione, perché allora cancelliamo inconsciamente tutte le eventualità escluse, le scelte scartate, finendo con l’alterare i reali contenuti di partenza. Il comportamento limite, in questo caso, è infatti quello di creare a ritroso una trama diversa da quella effettiva ma più gratificante."

Ciò avviene, a mio parere, anche oggi nel campo delle scienze cosiddette naturali; l’errore in questo caso sta nella visione deterministica fondata sostanzialmente sul principio di causa ed effetto.


Se un simile approccio è d’obbligo in laboratorio, dove si producono le cause e si osservano in tempo reale gli effetti, è senza dubbio insufficiente quando vogliamo invece indagare i meccanismi di un dato evento naturale. 

. . .


Tratto dall'articolo "Causa ed Effetto" di Giuseppe Romano, pubblicato in “Elfo” - Anno IX -  N.° 25, Estate 1997 e su questo blog l'08/01/2011 (cerca tra i "rimasugli").


post pubblicato l'08/01/2011  

martedì 7 novembre 2017

Le onde anti-gravitazionali

Quest'anno il premio Nobel per la Fisica è andato a Rainer Weiss, Barry C. Barish e Kip S. Thorne: hanno captato le onde "gravitazionali", confermando una teoria attribuita ad Einstein. 

Da matematico incallito, ho qualche dubbio; diciamo la verità: la materia che non ha massa, come le cariche elettriche, non è soggetta alla teoria della gravitazione! inutile e vano, unire le due teorie quella fisicodinamica e quella elettromagnetica in un sistema univoco di forze.

Semmai dovessimo considerare un sistema ondulatorio impercettibile, proveniente dallo spazio, dovremmo pensare alle onde prodotte da forze nucleari.

L'idea dei sopra citati Nobel è pertanto da rivedere, anche sapendo che si basa sulla concezione mai provata di uno "spazio curvo".

Cominciamo allora a scoprire le onde "anti-gravitazionali", molto facili da intuire e poi, si troverà il modo di arrivare ad altre scoperte molto più interessanti.