venerdì 12 giugno 2020

Il mestiere di Astrologo: Luisa De Giuli (1939 - 2017)


Lo spunto per dire due parole in memoria di Luisa De Giuli (Bologna 26/12/1939 - Roma, 01/2/2017) mi è stato offerto dalla lettura del suo ultimo libro dal titolo “Matematica Stellare”, edizioni Armenia - 2016.

Ho visto e conosciuto Luisa in occasione di qualche conferenza e nei pochi incontri romani sui temi astrologici. L’apprezzavo per la generosità, unita ad una consapevolezza che è assai rara da parte di chi si professa “astrologo”. La sicurezza, che mostrava con umiltà a tutti, era giustificata da tanti anni di onorato mestiere.

Ecco, la questione è proprio questa: chi oggi, puo’ definirsi astrologo? Luisa lo era a pieno merito. Il suo libro è in una certa misura il suo testamento. Lo dice in modo chiaro e netto, attraverso le stelle, i tarocchi, la gnosi, ... lei sentiva di poter cogliere in anticipo e con esattezza matematica l’evento clou nella vita dei personaggi famosi. In altre parole, Lei era a tutti gli effetti una veggente.

Lo è in generale chi presenta aspetti tra Nettuno e i due luminari. Infatti, Lei è nettuniana (il suo astro guida è esaltato in 12a casa, oltre che stimolato dall’opposizione di Marte). 

Con altri aspetti della Luna, ad esempio con Venere, Urano, Saturno o Plutone, l’approccio al tema cambia, la chiave di lettura è orientata verso l’indirizzo karmico o junghiano, nell’introspezione anzicché nel pragmatismo. Non ci deve stupire questa varietà di indirizzo, piuttosto ci sorprende l’ignoranza dei media su temi cosi tanto a lungo discussi e rivisitati.

Concludo con il quadro delle direzioni primarie elevate il 1° febbraio 2017. A Luisa sarebbe piaciuto “vedere” il suo tema astrale, eretto nell'ultimo istante della sua vita. Nel circolo esterno, si vede bene l’arco del Medio Cielo sul suo Nettuno radix, e nel circolo interno, il suo tema di nascita, rettificato di conseguenza alle ore 0.33 (da 0.40) del 26/12/1939.

Addio Luisa. Grazie di tutto quanto hai saputo trasmettere agli astrologhi di tutto il mondo.

Giuseppe A. Romano