Con la censura ad opera di certi “ambienti”,
sulle teorie pseudo-rivoluzionarie diffuse dagli astrologhi nel periodo post-copernicano,
si pensi a Tiko Brahe, Giovanni Keplero, Galileo Galilei, la cultura
scientifica moderna si è andata poco a poco privando di un bagaglio, ricco e
fruttuoso, offerto dalla “Tradizione” che era contenuta nella dottrina astrologica.
Il “sapere universale” di un tempo era costruito
sull’esperienza, con la consapevolezza che fosse indispensabile per la crescita
della cultura moderna.
La scienza contemporanea ha invece
cancellato ogni retaggio riferito ai grandi “traghettatori” del passato, vedi Aristotele
e Tolomeo, imboccando di fatto una strada priva di destinazione.
La concezione deterministica basata sul
principio di “causa ed effetto” ha scalzato ogni altra teoria, il “big-bang” ha
annullato il vecchio principio di equilibrio, espresso nella simmetria e nella simultaneità
di ogni evento naturale. Di conseguenza, è emersa l’idea che dal vuoto sia nato
il tutto, dai buchi neri le onde gravitazionali, e cosi via.
Di quella censura, a cui abbiamo accennato
sopra, a mio parere, ne ha sofferto l’intera comunità, perduta oggi tra lo “spazio
curvo” e il tempo che non esiste.
Questo è quanto occorreva segnalare. Siamo al tracollo della buona scienza?
Ai posteri l’ardua sentenza.
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