venerdì 26 aprile 2013

Sotto la pallida luce delle stelle

Dalla mitologia, dall’archeo-astronomia e dal mondo pan-esoterico possiamo trarre alcuni utili consigli.
 
Intanto, una domanda: come abbiamo fatto, noi esseri umani, a non estinguerci ?
Cosa ci ha impedito fino ad oggi di scomparire, assieme a tutti gli esseri viventi che si sono estinti nei millenni passati.
Contrariamente alle teorie di Darwin, noi ci siamo salvati perchè dotati di una proprietà che é caratteristica solo del genere umano: sappiamo accontentarci. Attraverso i secoli, siamo riusciti a mantenerci in equilibrio tra i lapilli che piovevano dal cielo e gli abissi in cui sprofondava la terra, unicamente perchè abbiamo perseverato nel mantenerci sobri. Altri esseri di matrice diversa, come i “titani” e i “demoni” - indotti per definizione a desideri irrefrenabili che scaturiscono dall’orgoglio gli uni e dall’avidità gli altri - hanno sempre dato luogo a scontri apocalittici, in cui si rinnovano le forze primordiali che permettono alla Natura di mantenere i suoi cicli.
Se questo meccanismo é cambiato ultimamente, significa che in campo, sono entrate altre componenti di cui é necessario avere consapevolezza: la più deflagrante é quella narcotica, con i suoi traffici illeciti; la seconda, ma non ultima, é quella legata ai veleni ambientali.
Fino ad oggi, ci siamo salvati. Nel prossimo futuro?  

lunedì 22 aprile 2013

Il mondo che vogliamo, imprevedibile e imponderabile.

“Ecco perché scrivo di terre condannate ... (dove) la realtà é tanto più incredibile di ogni finzione e riesce a creare mondi che l’immaginazione considererebbe improbabili”. (Saviano, “L’Espresso”, 4 aprile 2013).

I fatti che accadono sotto i nostri occhi, ogni giorno, nei quartieri di periferia come nelle aule parlamentari, dimostrano quanto sia inadeguato il nostro sistema socio-economico e politico.
Oggi, nella “repubblica delle idee”, si discutono i presupposti per una nuova concezione del vivere civile, in cui sia possibile coniugare il sapere soggettivo con i principi della ricerca scientifica, la ragione e la fede. La vera difficoltà sta nel concepire qualcosa di accettabile per tutti.
La vicenda di Napolitano, eletto primo cittadino per la seconda volta, dimostra che è proprio l’evento “imprevedibile”, che tutti temono - salvo poi considerarlo, con Edgar Morin, benefico e risolutivo, quando il corso degli eventi appare tanto disastroso e senza vie d’uscita (cfr: ci salverà forse l’imponderabile - “La Repubblica” del 2 gennaio 2013) - quello che ci salva, o ci fa ulteriormente sprofondare.

domenica 14 aprile 2013

Navigatori senza memoria

E’ questo il nostro principale pregio. Siamo pronti a “cadere” e subito dopo, ricominciamo da zero. Guardiamo agli ultimi decenni, ci siamo fatti guidare da persone incompetenti e poi, quando si è trattato di votare, li abbiamo confermati. Peggio di così...
Ma, se questo é un gioco che possiamo permetterci in politica, non aspettiamoci che funzioni anche in Natura. Qui le leggi sono ineludibili. Come sappiamo, tutto avviene secondo determinati cicli cosmici, di cui pochi hanno conservato memoria e conoscenza.
 
In questi ultimi mesi, le nostre carte astrali presentano alcuni aspetti molto simili a quelli dell'anno 1524. Ne abbiamo già parlato, a proposito di accumuli planetari, termine usato per evidenziare la congiunzione di un gran numero di astri in un segno zodiacale (Stellium).

Ecco come appariva il cielo di Firenze, il 5  febbraio di quell’anno, al crepuscolo:
Abbiamo scelto il cielo di Firenze perché in quegli anni, grazie ai Medici, Michelangelo, ecc. la città era il centro della cultura universale.

Gli astrologhi avevano previsto per il 1524 un diluvio di proporzioni bibbliche. La questione aveva fatto discutere la comunità di astrologhi, come notava Enzo Barillà sulle pagine della rivista “Ricerca 90” di Ciro Discepolo (n° 53/2003).
Sappiamo che, a quel tempo, i dotti astrologhi non avevano il quadro astrale completo, quello appunto riportato a lato, perchè i pianeti cosidetti lenti: Urano, Nettuno e Plutone, non erano stati ancora scoperti.

Ma, un fatto è certo: anche incompleto il quadro astrale era foriero di eventi straordinari a livello mondiale. La presenza di tanti astri nel segno dei Pesci, allineati lungo l’asse di congiunzione passante per il centro della Terra, non era forse tale da prevedere un diluvio, ma qualcosa di unico doveva ugualmente succedere a livello mondiale: il risveglio delle coscienze, la revisione dei processi cognitivi, la rivoluzione delle idee e dei principi. Non a caso, fu quello il tempo di Lutero, Cartesio, Leonardo, Copernico, Galileo, Michelangelo, Keplero, ecc.  In quegli anni si assiste alla fine della civiltà Maya, alla fine del Rinascimento; si gettano le basi della nuova cultura illuministica che avrà in Giordano Bruno, Tommaso Campanella e Marsilio Ficino, i suoi più convinti paladini.

Andando ai giorni nostri, il 10 marzo corrente anno, guardando il cielo di Roma al crepuscolo abbiamo osservato alcune analogie con il cielo del 1524. Cosi appariva il quadro astrale:  
Le analogie più singolari sono Plutone in Capricorno, Nettuno e lo “stellium” in Pesci. Quanto basta per comprendere il risveglio delle coscienze che caratterizza il tempo attuale.

Due papi, la crisi economica e politica mondiale, la mancanza di lavoro, le guerre in atto e quelle annunciate fanno sì che l’uomo moderno debba avere molto coraggio e sangue freddo. Non ci sarà un diluvio, ma occorre molta cautela.

Occorre sostenere il cambiamento, dare spazio al nuovo che avanza anche se appare sconcertante.

venerdì 12 aprile 2013

A proposito di "micro-cosmo"

"Repetita iuvant":

sabato, 18 dicembre 2010

Ora o mai più


Con il tempo, la sensibilità umana verso i fenomeni naturali si è spenta.     
Che cosa si é perso negli ultimi decenni, per non dire secoli, a proposito della nostra conoscenza dei fenomeni naturali ?

Al contrario della memoria, attraverso la quale esprimiamo ciò che di noi esseri viventi vogliamo trasmettere al mondo esterno, la coscienza è ciò che del mondo esterno, ancora ignoto, si riflette su di noi.  Per comprendere meglio questo concetto, occorre innanzi tutto riconoscere che esiste un livello “superiore” di conoscenza dei fenomeni naturali, ormai inaccessibile alla scienza moderna cosi detta elementare, fondata su metodi deterministici (vedi principio di causa ed effetto). Questo livello di conoscenza, acquisito grazie a studi millenari fondati su osservazioni empiriche, permette di stabilire un’equazione tra l’essere e il tempo che è, ancora oggi, dominio esclusivo della scienza astrologica.
Si tratta di studi superiori, che non tutti oggi sono in grado di comprendere perché un tempo, se ne occupavano solo le grandi menti, mentre oggi se ne occupano “tutti”, compreso maghi e ciarlatani, e “nessuno”. Inoltre, da qualche secolo, gli uomini di Scienza e di Chiesa si sono (inspiegabilmente) arroccati contro qualsiasi approccio di tipo “relativista”, che non risponda ai canoni moderni, per cui si preferisce ignorarne del tutto l’esistenza.

In realtà, la scienza non può accedere a questo livello di conoscenza semplicemente perché vi ha rinunciato, dopo Galileo e Maxwell. Cosicché, continuando ad ignorare il contenuto scientifico di queste antiche dottrine, perdiamo contatto con la realtà, quella impalpabile della notte, dell’altra metà del cielo, della nostra stessa natura microcosmica e così via.
 
Nel momento in cui l’Astrologia naturale doveva essere trattata non più dai papi e dai nobili, bensì dal popolo, la continuità di pensiero su questi temi si è interrotta.

E’ come viaggiare senza sapere a che punto siamo. Il problema non è se sia giusto o sbagliato ma, se sia ancora possibile recuperare il tempo sinora perduto.

postato da: pinio alle ore 17:02 | link | commenti
categorie: matematica celeste, astrologia naturale, etologia cosmica      "



Nota: questo post venne pubblicato dall'autore su "Splinder", portale web di giovani bloggers, chiuso inspiegabilmente nel 2011.