mercoledì 3 luglio 2013

“Nulla cambia, ogni cosa è destinata a tornare”.

Il messaggio è di Severino, dalla pagina culturale del Corriere di lunedi 1° luglio scorso.

Di quelli che non passano inosservati ma, a mio parere, incompleto. In pieno segno zodiacale del Cancro, il dito puntato sulla Luna, nella notte che lascia il cielo all'incalzante lunedi, il filosofo ci ricorda che la vita nasce da un “rifiuto”. Qui , dice, è la fonte del sapere filosofico.
Modestamente, noi pensiamo che il “rifiuto” non si ponga solo all’"origine" della vita: ancestrale, quando si è costretti ad abbandonare il grembo materno; ma anche e soprattutto alla “fine” della stessa, accompagnata il più delle volte dal dolore.

Ci preme qui sottolineare che il “rifiuto” è, come sostiene Severino, “eterno”: lo si puo' constatare con il fenomeno delle maree, e ancora di più, lo si vede nel passaggio del Sole al solstizio d’estate, quello che un tempo veniva associato con il passaggio del Sole nell’altra metà del cielo, visto appunto come un “rifiuto” del nostro luminare. 
Doverosa questa precisazione, nel momento in cui si parla di “fonte” del sapere o della conoscenza, senza alcun riferimento all’astrologia naturale e alla matematica celeste.  
 
S. Anna e la trinità, Leonardo - Parigi

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