domenica 28 luglio 2013

A chi il compito di dire se una data fonte è attendibile?

La Commissione Grandi Rischi è nata proprio con questo spirito: stabilire se sussistono le “condizioni” per allertare le autorità, e con essa la popolazione locale, nel caso in cui si palesasse come imminente un qualsiasi evento naturale che possa ritenersi “catastrofico”.
In altre parole, è la “CGR” a dover stabilire se la fonte, ossia l’ente, istituzione o persona, preposta a formulare previsioni ragionevoli in materia di catastrofi naturali, sia attendibile o meno. E’ pure evidente che solo a queste condizioni, la CGR avrebbe ragione di esistere.
Siamo arrivati dunque al punto, come fa la CGR a sapere chi è attendibile?
Intanto, si rivolge a chi opera sul territorio, come ad esempio l’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia esegue il monitoraggio continuo attraverso una serie di sismografi in grado di rilevare qualsiasi evento sismico in tempo reale.
Ecco cosa l’INGV scriveva (fonte: FAQ del sito INGV) a proposito delle teorie di Bendandi (*) sul terremoto che la stampa e i media preconizzavano a Roma l’11/5/2011 (lo stesso anno in cui si verifico’ il tragico terremoto di Sendai in Giappone):
“...
Quali sono i principi sui quali si basa la teoria di Raffaele Bendandi ?
(INGV) Bendandi si basava su allineamenti di pianeti e altri corpi celesti, principalmente il Sole e la Luna, per prevedere i terremoti. In pratica sosteneva che le forze che si generano a causa di questi allineamenti sono in grado di produrre i terremoti. Forse a causa del fatto che Bendandi fosse un autodidatta, questa teoria non è mai stata pubblicata su riviste scientifiche, ma si presenta come una quantità molto eterogenea di appunti e disegni di cui è piuttosto difficile capire la reale attendibilità. Il nostro Istituto (INGV) sta collaborando con l’Istituzione culturale “La Bendandiana” per la raccolta e la catalogazione di questi scritti. Va precisato che dagli appunti di Bendandi non emerge nessuna previsione di un eventuale sisma a Roma per l’11 maggio di quest’anno! La responsabile dell’istituzione, la Dr.ssa Paola Lagorio, ha più volte ribadito questo fatto.
Queste teorie sono attendibili per la previsione di un terremoto?
(INGV) No. Le forze causate dai corpi celesti sulla Terra sono piccole rispetto alle forze interne, quelle determinate dallo spostamento delle placche. Queste si muovono una rispetto all’altra con velocità che raggiungono i 10 centimetri all’anno, come nelle aree circum-pacifiche. Considerando le enormi masse che vengono spostate (quelle dei continenti e degli oceani) si può capire quali grandi energie possano essere sprigionate. Inoltre, gli allineamenti di pianeti si sono verificati spesso in passato senza che fosse mai trovata una corrispondenza con i grandi terremoti in Italia o nel mondo.
Quali sono le principali cause dei terremoti?
(INGV) In primo luogo l’accumularsi di energia sulle faglie, che resistono per decenni o secoli alle spinte delle placche e poi improvvisamente si muovono in pochi secondi. Nel caso del Giappone ad esempio, l’avvicinamento tra la placca Pacifica e quella Eurasiatica avviene a quasi 10 centimetri all’anno: questo implica che. dopo 200 o 300 anni, si sarà accumulato sulla faglia al contatto tra le due placche il potenziale per uno spostamento improvviso fino a 20 o 30 metri. E’ proprio quello che è accaduto durante il terremoto del Giappone dell’11 marzo 2011. Altre cause dei terremoti sono il movimento di magma sotto ai vulcani, la presenza e la pressione di fluidi (principalmente acqua e anidride carbonica) nella crosta, come avviene nelle aree geotermiche. In questi casi si tratta quasi sempre di piccoli terremoti.
E’ possibile prevedere i terremoti?
(INGV) No.
...”
Il tema degli allineamenti planetari era piuttosto “caldo” a quell’epoca. Lo aveva chiaramente detto Giampaolo Giuliani, ricercatore presso il laboratorio di fisica del “Gran-Sasso”, nel corso dello “sciame” sismico che scosse l’Aquila tra marzo e aprile del 2009.
Ecco il resoconto di Giuliani (cfr.: pagg. 70 - 71 de "L'Aquila 2009. La mia verità sul terremoto" di Giampaolo Giuliani - Ed. Castelvecchi Tazebao, 2009) :
"Da una più meticolosa analisi dei dati ci siamo accorti che nel passaggio al perielio, il punto di minima distanza dal Sole, nella sua orbita di rivoluzione, la Terra subisce dal sistema Sole - Luna un'attrazione gravitazionale delle masse più intensa che nel periodo in cui Terra e Luna si trovano all'afelio, il punto di massima distanza dal Sole, ossia in estate: nei mesi invernali, insomma, c'è una maggiore concentrazione di radon rispetto al periodo estivo. ... l'andamento del flusso del radon era strettamente associato all'effetto marea prodotto dalle fasi lunari sulla Terra: nel periodo di luna piena si aveva sempre la massima concentrazione di radon, (di quella) misurata in superficie nel periodo di luna nuova. Ciò che appare molto evidente è la dilatazione e la compressione, seppur minima, cui viene sottoposto l'intero pianeta.".
Questo è il quadro generale. Le teorie di Bendandi e Giuliani sono sufficientemente consolidate in ambito astrologico.
Il punto è: come si fa a giudicare “inattendibile” una fonte come quella astrologica, senza peraltro conoscerne le basi? E’ come se io, ingegnere, dicessi che non esistono prove attendibili sull’esistenza del “bosone” (l’ultima particella elementare trovata, per cosi dire, al CERN lo scorso luglio 2012).
A mio parere, la “matematica celeste”, quella che io intendo come scienza degli astri, è potenzialmente in grado di fornire risposte su temi molto impegnativi come la previsione in termini matematici di eventi naturali di grande rilevanza, come quelli sismici.
Occorre anche qui una decina d’anni, come per tutte le ricerche in ambito scientifico, ma nessuno oggi puo’ dire che i risultati sarebbero comunque “inaccettabili”. 28 luglio 2013
Giuseppe Romano
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(*) Da Wikipedia: Bendandi era uno studioso ad ampio raggio; in base alle sue teorie, aveva previsto il terremoto del 13 gennaio 1915 ad Avezzano, che fece 30mila morti, quello del 2 gennaio 1924 a Senigallia, così come quello del 6 maggio 1976 in Friuli.

giovedì 11 luglio 2013

Al tempo!

Siamo moderni? Si ma, da quando?

Sui libri e sui giornali si legge che la modernità è nata con Galileo. Si tratta di una semplificazione che va corretta una volta per tutte.
Con Galileo, Keplero, Newton e lo stesso Einstein, abbiamo l’”intuizione” come consapevolezza del tempo fisico, in altre parole scopriamo la “coscienza” quale attività della mente in grado di superare la dimensione fisica del tempo.

La scienza moderna, invece, nasce con le strumentazioni e le nuove tecnologie che accompagnano i due conflitti mondiali.

mercoledì 3 luglio 2013

“Nulla cambia, ogni cosa è destinata a tornare”.

Il messaggio è di Severino, dalla pagina culturale del Corriere di lunedi 1° luglio scorso.

Di quelli che non passano inosservati ma, a mio parere, incompleto. In pieno segno zodiacale del Cancro, il dito puntato sulla Luna, nella notte che lascia il cielo all'incalzante lunedi, il filosofo ci ricorda che la vita nasce da un “rifiuto”. Qui , dice, è la fonte del sapere filosofico.
Modestamente, noi pensiamo che il “rifiuto” non si ponga solo all’"origine" della vita: ancestrale, quando si è costretti ad abbandonare il grembo materno; ma anche e soprattutto alla “fine” della stessa, accompagnata il più delle volte dal dolore.

Ci preme qui sottolineare che il “rifiuto” è, come sostiene Severino, “eterno”: lo si puo' constatare con il fenomeno delle maree, e ancora di più, lo si vede nel passaggio del Sole al solstizio d’estate, quello che un tempo veniva associato con il passaggio del Sole nell’altra metà del cielo, visto appunto come un “rifiuto” del nostro luminare. 
Doverosa questa precisazione, nel momento in cui si parla di “fonte” del sapere o della conoscenza, senza alcun riferimento all’astrologia naturale e alla matematica celeste.  
 
S. Anna e la trinità, Leonardo - Parigi

martedì 2 luglio 2013

Serrare le fila...


Dopo la lunga e travagliata epopea berlusconiana, cosa dobbiamo aspettarci?
Insediata nei gangli della politica, nelle gerarchie di potere, tra le classi della piccola e media borghesia, nel sistema bancario, nella stampa e nella televisione, l’armata berlusconiana, facendo leva sugli ideali di contaminazione e libertà, propri di una nuova moderna “pirateria”, ha poco a poco stravolto le regole della politica e le leggi di mercato.
Aggiungiamo che il quadro attuale porta il segno di Giorgio Napolitano insediatosi al Colle da oltre un quinquennio, governatore suo malgrado di masse apparentemente vuote e smarrite, ma mai sazie di potenza e di gloria.
A differenza della pirateria che infestava le indie occidentali, per depredare questa o quella dinastia europea, la nuova pirateria colpisce la parte sana dell’economia, la piccola e la media industria, provocandone la fine più ignobile in un vortice di false scritture, corruttele, finte cessioni, sottrazione e distorsione di fondi, riciclaggio, bancarotta, compravendite fallimentari, chi più ne ha ...
La nuova pirateria si è inserita come un virus in tutte le sedi istituzionali. All’interno dei partiti politici, degli organi d’informazione, degli stessi mercati finanziari, le decisioni sono pilotate in modo da avvantaggiare chi appartiene a quella che, oggi viene considerata come la suprema fonte dell’illegalità, la “casta”. Non è certo il male peggiore come la droga, i veleni ambientali, la violenza sulle donne e sui minori, ma la “casta” è dura da estirpare.
 
Il futuro dipende dalla nostra capacità di riconoscere, tra i tanti attori della politica, quelli che la sostengono da questo o quello schieramento. Non fatevi ingannare. Occhio!..

Il filo invisibile della Creazione

Cito Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti e Vasto:
il Sabato ci mette in sintonia con la santità nel tempo: in questo giorno siamo chiamati a partecipare a ciò che è eterno nel tempo, a volgerci dai risultati della creazione al mistero della creazione, dal mondo della creazione alla creazione del mondo”. (*)
A tale proposito, giova ricordare che nelle Scritture:
- la Creazione é avvenuta in sei (6) giorni, più uno (1) dedicato al “Riposo”;
- il Sabato è il 6° giorno della Creazione, ebraico, di preparazione al 7°, quello in cui il Signore si compiace del Creato;
- l’uomo è creato affinché dia il giusto senso alla sua vita terrena; (**)
- l’uomo, trovandosi al “centro” del mondo creato, é a sua volta creatore del suo destino;
- nel cammino voluto dal Creatore, c'è un inizio (il “mattino” della Vita) e una fine (il Giudizio Universale).
Note:
(*) Dalla relazione tenuta a Genova, Palazzo Ducale, il 19.01.2011, dal titolo: “la creazione e l’origine del mondo”. (reperibile sul “Sole24Ore” del 23.01.2011).
(**) Con “uomo” va inteso indistintamente padre e figlio, vecchio e giovane, ricco e povero, bianco e nero, celibe e sposato, padrone e schiavo, vecchio e bambino, ecc. ecc..
08 maggio 2013
(da cosmopin.altervista.com in odore di chiusura)

Dal big - bang al “bosone”

La scienza moderna è da tempo impegnata a cercare le "origini" della materia cosmica, ovvero la materia nell'istante in cui si é formato il nostro Universo.
La più accreditata, tra le ipotesi che sono oggetto di studio, é quella che pone tale origine nello scoppio improvviso di energia termonucleare, il cosidetto "big – bang", a seguito del quale l’universo ha cominciato a prendere forma.
Il 4 luglio 2012 - strana data, per un evento a dir poco "strano" - utilizzando uno speciale acceleratore di particelle lungo una quarantina di km, i ricercatori sono riusciti a ricostruire i primi attimi immediatamente successivi al big – bang, giungendo a riconoscere la prima particella di materia cosmica, di cui peraltro si era già ipotizzata l’esistenza, appunto il famigerato “bosone”.
Ma, la scoperta è passata in sordina. In effetti, ci si aspettava qualcosa di più.
Gli scienziati hanno subito precisato che la ricerca non è conclusa. Servono altri sforzi e altri soldi.
L’obiettivo è sempre lo stesso: provare che la teoria del "big – bang" è valida.
Sperando che qualcosa, nel frattempo, esca fuori.
16 maggio 2013


(da cosmopin.altervista.com in odore di chiusura)

Fino a che punto é possibile prevedere i terremoti?

In base alle teorie che si fondano sull'astrologia, sarebbe possibile prevedere tutti quei fenomeni naturali che si possano associare con l'attività dei vari corpi celesti, in particolare il Sole e la Luna. A sostenere queste teorie a proposito dei terremoti, sono stati Bendandi, ad inizio secolo scorso, e Giuliani, con il terremoto che ha colpito l'Aquila nel 2009 (pagg. 70 - 71 de "L'Aquila 2009. La mia verità sul terremoto" di Giampaolo Giuliani - Ed. Castelvecchi Tazebao - 2009).
Mentre sono ancora difficili da prevedere quei fenomeni che scaturiscono dall'attività geologica propria del sottosuolo terrestre perchè possono intervenire altri fattori, spesso accidentali, come i fenomeni meteorologici.
La scienza ufficiale non è interessata a questi argomenti. In particolare, ignora del tutto la possibilità di osservare tali fenomeni naturali dal punto di vista zodiacale. Questo sistema invece consentirebbe di ampliare le conoscenze attualmente affidate ai soli sismografi.
E' questo il vero problema.
20 maggio 2013

da cosmopin.altervista.org (in via di chiusura?)