Un tempo, aurea mediocritas e libertas erano le solide sponde in mezzo alle quali scorreva il grande fiume della politica italiana, la “patria” essendosi fatta da parte dopo il 2° conflitto mondiale.
La prima contava sulla "Forza del Popolo”, rappresentata da falce e martello (la falce rimanda alla Luna, che sta a significare appunto il “popolo”; il martello a Marte, la forza che genera lavoro e vita). La Libertas puntava alla “Croce”, intesa come suprema Autorità di fronte agli uomini e alle “cose terrene”.
Negli anni, l’Aurea Mediocritas giungeva all'apice con la super “Triade”, rappresentata da Giove (quercia), Luna (falce) e Marte (martello). Poi, inspiegabilmente, s’immolò nell’Ulivo (Athena), sembra per spirito di fratellanza, solidarietà e partecipazione, appunto i giusti ingredienti della mediocritas sopra accennata.
In campo avverso, la Libertas dello spirito (DC) si trasformava in movimento per la libertà di Silvio Berlusconi, prima, e per la libertà dal fisco e dalla magistratura, dopo.
Come tutti sanno, non c’é stata storia. Silvio ha vinto a piene mani, potendo contare anche sulle debolezze altrui.
A differenza del passato, in cui la "Croce" faceva la differenza, negli ultimi vent’anni, hanno prevalso varie componenti esterne come la P2, la curia, la vecchia gerarchia DC, le varie stragi, tangentopoli...
L’allegra “brigata” nulla avrebbe potuto fare contro una compagine cosi forte e coesa.
La questione è: può esserci la rivincita? Ce la farà l' aurea mediocritas a riprendere forza e battere la destra antagonista, sempre più organizzata ma non altrettanto coesa?
Ahimè, sembra impossibile!
Bisogna ancora toccare il fondo. E poi, forse, le cose cambieranno.
Pinio Romano
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