sabato 28 gennaio 2012

Questo è il mio saluto a Splinder ... ciao a tutti

lunedì, 05 dicembre 2011

2012, vogliamo parlarne?

Si fa un gran parlare di cataclismi naturali, soprattutto oggi alle porte del 2012, l’anno fatidico in cui (non è una novità) sarebbe prevista la fine del mondo. Come nel 1999, quando si aspettava con l’anno 2000 il blackout mondiale.

Innanzitutto, i cataclismi sono prevedibili? Gli scienziati moderni hanno sempre negato qualsiasi corrispondenza di tipo astrale, ma non hanno mai fornito spiegazioni plausibili circa le cause di tali fenomeni.

Un tempo erano gli astrologhi matematici ad occuparsene. Mettendo a frutto una dottrina costruita in molte migliaia di anni, gli astrologhi matematici riuscivano a “scoprire” la natura delle forze in campo, da quelle cosmiche a quelle meteorologiche.

Eseguendo semplicemente una “scansione” del quadro zodiacale, traevano le informazioni utili per stabilire eventuali corrispondenze con le varie posizioni dei corpi celesti, in particolare le opposizioni, le quadrature e gli accumuli planetari. 

Orbene, sulla scorta delle effemeridi relative all’anno 2012, possiamo essere certi che il giorno 12.12.2012 non succederà nulla.

Dal punto di vista astrologico son altre le date da bollino rosso per l’Europa, ad esempio il 12.01.2012, in ragione di alcuni aspetti tra Terra, Luna e altri pianeti. Questo naturalmente non è sufficiente per lanciare un allarme. Non è detto che certa attività planetaria dia necessariamente luogo a determinati disastri naturali, le cause possono essere anche altre, quali ad esempio termo meccaniche e geomagnetiche. Infine, tra le sciagure “naturali”, vanno considerate anche quelle “prodotte” dall’uomo, come Cernobyl,  le torri gemelle dell’11.9.2001, il crollo dei mercati finanziari, ecc.

Qui vogliamo solo far presente che l’elemento cosmico non può essere escluso a priori dall’analisi di tali fenomeni. Bisognerebbe anzi cominciare ad affrontare le emergenze naturali, partendo proprio dai dati astrologici. Ciò che conta, infatti, è stabilire in quale misura coincidano gli eventi cosmici, e quale sia la loro influenza oltre ai fenomeni già noti come le maree e le macchie solari.

Ha cominciato Galileo e lì ci siamo fermati. Sarebbe ora di ricominciare la discussione.

postato da: pinio alle ore 10:45 | link | commenti
categorie: matematica celeste

Nessun commento:

Posta un commento