Accademia dei Lincei: Pericolosità e Rischi Naturali
XXXIX Giornata dell’Ambiente, 21/10/2022
L’Astrologia è una disciplina millenaria costruita per osservare la “volta celeste”, da non confondere con l’astromanzia, ossia l’arte di "scrutare" le stelle per stilare
oroscopi, oggi riservata ai rotocalchi. Tali osservazioni e misure servono a tracciare, in tempo reale, tutti i movimenti planetari della nostra
galassia, dai “luminari” - il Sole e la Luna - ai “corpi celesti”, ossia i pianeti da
Mercurio a Plutone, detti “astri”.
Tutto cio’ grazie ad un sistema geocentrico di riferimento,
costruito sulle “stelle fisse” - lo Zodiaco siderale - con i suoi 12 segni
astrologici, i 4 elementi tolemaici, gli assi che compongono i settori, le
direzioni, gli angoli, i colori e i numeri che identificano lo spazio - tempo della
“matematica celeste”.
Istante per istante, abbiamo - sul piano zodiacale dell’ellittica solare e nelle effemeridi - un rilievo completo esteso a 360° di tutti i movimenti in ambito cosmico: cio' permette una comparazione diretta tra gli aspetti planetari e i fenomeni naturali terrestri, in
particolare i cataclismi, quali i terremoti, le inondazioni, i cicloni, le
desertificazioni, le forti mareggiate e quant’altro.
Il caso più recente di una “corrispondenza” chiara e netta tra l’attività celeste
e l’attività terrestre, ce lo ha consegnato Giampaolo Giuliani, il compianto
tecnico che nel 2009 prestava servizio presso il laboratorio del Gran Sasso.
Giuliani ebbe casualmente ad osservare che il “radon”, di cui aveva tracce nel
suo laboratorio, subiva un "effetto" anomalo negli istanti che precedevano il
terremoto. Tra l'altro, egli notava che tale cambiamento
corrispondeva al passaggio del Sole e della Luna in alcuni punti chiave del ciclo
soli lunare. Il tutto veniva puntualmente annotato tra i suoi appunti, cfr. “L’Aquila 2009: La mia verità sul
terremoto” (pagg. 70 - 71) di G. Giuliani con A. Fiorani, Castelvecchi Tazebao, 2009.
Ad oggi, di questa drammatica vicenda non si è fatta mai sufficiente chiarezza, nonostante
ci fossero tutti gli elementi a disposizione, come giustamente riportato da
Stefano M. Cianciotta e Fabio Alessandroni in “La condanna della commissione grandi rischi” Aracne, 2013.
La dottrina astrologica fu esclusa nel 1975 dal novero dei domini utili alla conoscenza della materia vivente, da centinaia di scienziati attraverso il manifesto pubblicato sulla rivista americana "The Humanist", nel quale sostenevano che l'Astrologia era inaffidabile.
In realtà, i fenomeni naturali terrestri seguono le Leggi universali. Cio' richiede che l’osservazione di tali fenomeni debba essere comune, aperta e libera, affinchè si possa disporre
di tutti gli elementi in gioco, per ogni corretta implicazione e ricerca di tali straordinari eventi naturali, ai fini della loro più ampia diffusione, previsione e condivisione.
Allo stato attuale va pertanto rivisto l’intero apparato messo in campo dalle
istituzioni per fare fronte ai cambiamenti climatici e alle mutate esigenze ambientali.
L’Astrologia è disponibile a condizione che si liberi il campo dalla falsa
credenza, nata in ambienti legati a certa inqualificabile divulgazione scientifica,
che sia un’attività “paranormale”, dunque inaffidabile.
Non ci sono altre
soluzioni. Sarebbe imperdonabile lasciare tutto al caso, l'Ambiente ossia il nostro micro cosmo necessita di maggiore umiltà e consapevolezza.