Lo spunto per dire due parole in memoria di Luisa De
Giuli (Bologna 26/12/1939 - Roma, 01/2/2017) mi è
stato offerto dalla lettura del suo ultimo libro dal titolo “Matematica
Stellare”, edizioni Armenia - 2016.
Ho visto e conosciuto Luisa in occasione di qualche conferenza
e nei pochi incontri romani sui temi astrologici. L’apprezzavo per la generosità,
unita ad una consapevolezza che è assai rara da parte di chi si professa
“astrologo”. La sicurezza, che mostrava con umiltà a tutti, era giustificata da
tanti anni di onorato mestiere.
Ecco, la questione è proprio questa: chi oggi, puo’
definirsi astrologo? Luisa lo era a pieno merito. Il suo libro è in una certa
misura il suo testamento. Lo dice in modo chiaro e netto, attraverso le stelle,
i tarocchi, la gnosi, ... lei sentiva di poter cogliere in anticipo e con esattezza matematica l’evento
clou nella vita dei personaggi famosi. In altre parole, Lei era a tutti
gli effetti una veggente.
Lo è in generale chi presenta aspetti tra Nettuno e i due
luminari. Infatti, Lei è nettuniana (il suo astro guida è esaltato in 12a casa, oltre
che stimolato dall’opposizione di Marte).
Con altri aspetti della Luna, ad
esempio con Venere, Urano, Saturno o Plutone, l’approccio al tema cambia, la
chiave di lettura è orientata verso l’indirizzo karmico o junghiano, nell’introspezione
anzicché nel pragmatismo. Non ci deve stupire questa varietà di indirizzo,
piuttosto ci sorprende l’ignoranza dei media su temi cosi tanto a lungo
discussi e rivisitati.
Concludo con il quadro delle direzioni primarie elevate il 1°
febbraio 2017. A Luisa sarebbe piaciuto “vedere” il suo tema astrale, eretto nell'ultimo istante della sua vita. Nel circolo esterno, si vede bene l’arco del Medio
Cielo sul suo Nettuno radix, e nel
circolo interno, il suo tema di nascita, rettificato di conseguenza alle ore
0.33 (da 0.40) del 26/12/1939.
Addio Luisa. Grazie di tutto quanto hai saputo trasmettere agli astrologhi di tutto il mondo.
Giuseppe A. Romano